Un mondo riscaldato

 

Il 17 novembre si è conclusa la lunga conferenza sul clima dell’ONU, chiamata anche COP23.

Un collega ha commentato così sul suo blog: “Ausser Spesen nichts gewesen”, che tradotto vuol dire: oltre alle spese non si è fatto nulla. Ed è stato proprio così. In praticasi non è fatto nulla o pochissimo, tranne confermare gli accordi stipulati nell’ultima conferenza svoltasi a Parigi.

Tutti erano d’accordo sul fatto che la situazione sia grave per le generazioni future, che l’effetto serra vada inesorabilmente avanti, i ghiacciai continuino a sciogliersi, l’aria sia sempre più irrespirabile, il clima impazzito ecc., ecc., ma l’elenco potrebbe continuare praticamente all’infinito. Le spese del summit: 200 milioni di Euro! E le soluzioni? Quelle immediate non ci sono. Quelle proposte da poche persone lungimiranti in passato sono state totalmente ignorate. L’unica cosa che ormai si può fare è disinnescare la bomba demografica in tutto il mondo. Tutti gli altri provvedimenti servono solo a combattere i sintomi. Sono i più di 8 miliardi di abitanti del nostro bel pianeta blu la causa del disastro ambientale e climatico. La Terra può ospitare e nutrire solo 500 milioni di esseri umani, o al massimo un miliardo, ma non 8 miliardi, che presto saranno 9.

Chi sa se durante il summit qualcuno ha menzionato la sovrappopolazione, o meglio, se qualcuno si è reso conto che solo essa è la vera causa dell’attuale situazione.
Intanto siamo destinati a sopportare le conseguenze.